Lui Voce Lui Notizia

Pensiero del don

Facciamo l’elogio del silenzio: Gesù, sul cammino della croce incontra Maria, sua Madre. Ci sono poche parole sulla via della croce. Si possono immaginare grida e trambusto, vociare di molti, insulti e gemiti. Ma la devozione invita piuttosto al silenzio. La stazione dell’incontro con la Madre è piuttosto l’invito al silenzio. Si immagina un incrocio di sguardi piuttosto che un dialogo, un silenzio straziato, piuttosto che un grido. Facciamo l’elogio del silenzio: nel silenzio lo sguardo rivolto verso il figlio amato, nel silenzio la compassione che ferisce l’anima, nel silenzio quel senso di impotenza che non sa come dare conforto, nel silenzio il tornare alla mente delle parole misteriose e dense di promesse impensate: chi perderà la propria vita per causa mia la troverà … se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua (cfr Mt 16,24s). Facciamo l’elogio del silenzio raccolto nella contemplazione: una specie di fastidio per il vociare continuo delle notizie, delle chiacchiere, delle parole inutili, delle parole aspre delle discussioni, dell’invasione inarrestabile delle immagini. Facciamo l’elogio del silenzio per consentire allo sguardo di orientare il pensiero e di placare la fantasia che corre qua e là anche quando siamo fermi, il silenzio che consente alla parola di germogliare, come un seme che porta frutto, il silenzio che tiene fisso lo sguardo su Gesù e consente allo sguardo di Gesù di entrarci nell’anima con una commozione più intensa, con una rivelazione più struggente, con una dichiarazione d’amore più indiscutibile. 2. Facciamo l’elogio del gesto inutile e gratuito. Veronica asciuga il volto di Gesù. Dobbiamo ancora esplorare il mondo inesplorato, denso di fascino e di mistero, degli affetti, della tenerezza. C’è nella spontaneità del gesto gratuito un mistero e un 2 messaggio. Perché, mamma, accarezzi il tuo bambino? Perché, papà, tieni per mano tuo figlio, tua figlia? Perché, nonna, accogli commossa l’abbraccio della nipotina? La fretta rende sgarbati, la passione rende possessivi, l’avidità rende violenti: quanti personaggi scrivono la via crucis! Ma tra tanti si fa avanti Veronica che asciuga il volto di Gesù, il gesto gratuito che non serve a niente, il gesto gratuito che è grazia, il gesto gratuito che è il più necessario per confermare che il volto sfigurato è amabile e rivela l’amore che la violenza e la stupidità degli uomini non può stancare e non riesce a nascondere. Il gesto gratuito è il più necessario perché dice al Figlio dell’uomo e ad ogni figlio d’uomo la verità più necessaria. La verità più necessaria non quanto pane ci sia in tavola, non è quanti soldi ci siano in banca, non è quanto di quanto potere tu puoi vantare. La verità più necessaria è: “tu sei amato!”. L’amore, anche l’amore impotente e straziato, sconfitto e ignorato, l’amore è il messaggio più necessario per una via che sia desiderabile. Facciamo l’elogio del gesto gratuito, inutile e necessario. 3. Facciamo l’elogio delle lacrime. Le figlie di Gerusalemme piangono per Gesù. Facciamo l’elogio delle lacrime, del linguaggio della compassione. Le figlie di Gerusalemme rivelano la verità dell’animo umano e contrastano quell’indurirsi del cuore che può diventare un cuore di pietra. Il cuore di pietra si difende con l’indifferenza dal soffrire: forse ha sofferto troppo, forse ha troppa paura, forse è stato convinto a ignorare, disprezzare, allontanare dallo sguardo e dall’affetto coloro che non sono “dei nostri”. Ma l’uomo e la donna sono inclini alla compassione, la sofferenza degli altri non può lasciarli indifferenti. Soffrono con chi soffrono. Le lacrime saranno forse inutili, ma dichiarano che non è giusto che un fratello, una sorella soffrano per mano di fratelli e sorelle. Non è giusto: non posso aggiustare il mondo e ristabilire la giustizia, ma non trattengo le lacrime. Le lacrime delle figlie di Gerusalemme sono lacrime preziose perché abbattono l’indifferenza e rivelano la verità del cuore umano. Facciamo l’elogio delle lacrime, del gesto gratuito, del silenzio.

                          (omelia arcivescovo Delpini via crucis 29 marzo 2022)

Avvisi Lunedi 4 alle ore 21:00 si riunisce la commissione liturgica per organizzare la settimana santa.

Mercoledi 6 alle ore 6:30 S.Messa.

Venerdì 8 Alle ore 6.30 ci saranno le lodi mattutine con la possibilità di fare la colazione al termine. Alle ore 8.30 Via Crucis. Alle ore 17.00 ci sarà la Via Crucis per ragazzi e preadolescenti. Alle ore 21.00 Adorazione della croce per giovani e adulti con predicazione.

Domenica 10 ci ritroveremo alle 10.15, con i ragazzi davanti alla cappellina dell’oratorio, per la processione e benedizione degli ulivi. Celebreremo poi alle 10.30 la S. Messa solenne in chiesa parrocchiale.

Domenica 10 alle ore 18.00 verrà celebrato il Vespro solenne con la lectio su Giovanni 15, testo di riferimento per il nuovo progetto pastorale parrocchiale,  per introdurci nella Settimana Santa.

Prima domenica del mese. All’interno di Lui Voce Lui Notizia è inserita la busta per la raccolta straordinaria per i bisogni della parrocchia.

In questa settimana di Quaresima la Caritas invita a donare colombe e uova di Pasqua.

Lui Voce Lui Notizia

Pensiero del Don

1. Popolo dei rassegnati, “togliete la pietra!”. La rassegnazione alla morte risulta essere la persuasione diffusa nel nostro tempo, così radicata da essere quasi impossibile sradicare. I cristiani rischiano di essere come Marta,

la sorella del morto. Proclama la sua fede in Gesù “Sì, o Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio che deve venire in questo mondo” (Gv 11,27), e insieme cerca di dissuadere Gesù, che si è dichiarato “io sono la risurrezione e la vita” (Gv 11,25), dall’entrare nella morte di Lazzaro e pronunciare le parole della risurrezione. Così forse anche i cristiani professano nel simbolo della fede la fede nella risurrezione (credo la risurrezione della carne) ma poi parlano, pensano, commentano come se la morte seppellisse non solo il corpo del defunto, ma anche la speranza. Popolo dei rassegnati, togliete la pietra! lasciatevi convincere alla speranza!

2. E voi, curiosi, figli dell’indifferenza, togliete la pietra. Intorno alla morte si affollano i curiosi, guardano e commentano. Guardano la vita come uno spettacolo. Hanno la persuasione che quello che si svolge sotto la croce di Gesù, quello che si svolge presso il sepolcro dei Lazzaro non li riguardi. Vivono nell’indifferenza. Hanno messo una pietra sopra alle domande, alla compassione, alla preghiera. Sentono raccontare la storia e la passione e le sofferenze di Gesù come se si parlasse di un personaggio qualsiasi di un paese qualsiasi. Anche a loro si rivolge Gesù: togliete la pietra, lasciatevi commuovere dalla commozione di Gesù! Svestire la maschera dell’indifferenza. Curiosi, figli dell’indifferenza, togliete la pietra! Lasciatevi disturbare e interrogare dalla storia di Gesù che possa diventare anche storia vostra!

3. E voi sapienti e scienziati, “togliete la pietra!”

La scienza presuntuosa pretende di decidere anche della vita e del suo valore e del suo significato. La scienza presuntuosa ha fatto scoperte strabilianti, ha generato una tecnologia che si credeva onnipotente, ha consentito di curare molte malattie e ha contribuito a costruire armi che hanno effetti disastrosi. La scienza presuntuosa siccome ha scoperto molto, pensa di sapere tutto. La scienza presuntuosa crede di descrivere anche il destino delle persone: sono fatte di un po’ di chimica e di un po’ di elettricità, quando poi si spegni l’elettricità, gli elementi chimici degenerano e si trasformano. Ecco tutto: siamo nati per morire, siamo destinati a scomporci per diventare elementi che si perdono nella terra. Siamo, in sostanza, un po’ di cenere destinati a essere dispersa nel nulla. Scienziati presuntuosi togliete la pietra, riconoscete il vostro limite! Togliete la pietra, c’è qui il Signore che chiama alla vita anche i morti. Togliete la pietra: sappiate che la vita vince perché Gesù è risurrezione e vita. Scienziati presuntuosi, mettete da parte la vostra presunzione, togliete la pietra, imparate la speranza.

4. Fratelli e sorelle, arrabbiati con Dio togliete la pietra! Voi che siete arrabbiati con Dio perché dite: che cosa ho fatto di male perché Dio mi abbia fatto morire il figlio o la mamma o il marito o la moglie o il nipotino? Voi che vi sentite schiacciati da un castigo che non avete meritato, togliete la pietra! Voi che portate al cimitero i poveri segni del vostro cuore spezzato e nascondete sotto le buone maniere e le parole devote il risentimento verso Dio che non fa le cose giuste, che fa soffrire e morire gli innocenti, e permette ai malvagi di prosperare, togliete la pietra! Liberatevi della vostra immaginazione a proposito di Dio, seguite Gesù, ascoltate quello che Gesù insegna e quello che ordina: togliete la pietra! Dio non vuole la morte, ma la vita. Il Figlio di Dio, l’unigenito del Padre, rivela la verità di Dio. Guardate al crocifisso e riconoscete: ecco chi è il nostro Dio, è colui che condivide il nostro soffrire, condivide la nostra morte, per sconfiggere la morte, per spezzare le catene della morte, per risorgere a vita nuova e felice. Non dite più: Dio mi ha portato via la persona che amavo! Perché? Perché? Dite piuttosto il nemico di Dio, la morte mi ha portato via la persona che amavo, ma Dio sconfigge anche l’ultimo nemico, toglie via la pietra che grava su tutti i nostri morti e chiama alla vita. Voi, arrabbiati con Dio, togliete la pietra, lasciatevi illuminare dalla rivelazione di Gesù, ritrovate la pace e la speranza!

 (Mons. Mario Delpini omelia durante la Via Crucis 18 marzo 2022)

Avvisi:

Martedì alle ore 21:00 si terrà la messa di ringraziamento in occasione del 50’ compleanno di Don Francesco, pertanto resta sospesa la messa di mercoledì  alle 6.30.

Giovedì alle ore 21.00 si terrà la riunione della commissione liturgica per programmare la settimana santa.

Venerdì Alle ore 6.30 ci saranno le odi mattutine con la possibilità di fare la colazione al termine, alle ore 8.30 ci sarà la Via Crucis, alle 17.00 ci sarà la Via Crucis per ragazzi e adolescenti, alle ore 21.00 ci sarà la Via Crucis con la predicazione di Suor Janet.

A Partire dalla Parrocchia di Parabiago l’arcivescovo Mario Delpini presiederà la Via Crucis alle ore 21.00 che celebrerà per la zona Quarta di Busto e quindi la nostra zona.