Meditazione 23 marzo 2020

GENESI 25, 19-26; PROVERBI 22, 17-19. 22-25; VANGELO Mt 7, 1-5

Sembra che Isacco non sia stato molto provato in vita, tuttavia non trascorse i suoi giorni in pace. Giacobbe ed Esaù erano frutto della preghiera: i loro genitori, dopo essere stati a lungo senza figli, li ottennero, infatti, per mezzo della preghiera. La realizzazione della promessa di Dio è sempre sicura, anche se talvolta spesso tarda a compiersi, ma la fede dei credenti viene così messa alla prova e quanto più a lungo la loro pazienza è esercitata quando attendono delle grazie, tanto più le gradiscono quando si realizzano.

Isacco e Rebecca tennero in considerazione la promessa che tutte le nazioni sarebbero state benedette dalla loro posterità, quindi non solo desideravano avere dei figli, ma erano anche ansiosi riguardo a tutto ciò che doveva accadere alla discendenza. In tutti i nostri dubbi dovremmo chiedere consiglio al Signore per mezzo della preghiera. In molti nostri conflitti segnati dal peccato e dalla tentazione possiamo adottare le parole di Rebecca: “Se così è, perché io vivo?”, “Se sono figlio di Dio, perché sono così imprudente e carnale? Se non sono figlio di Dio, perché mi sento così timoroso?”.